Senza via di scampo

di Roger Donaldson (1987)

titolo originale: “No way out”
durata: 114’
produzione: USA
cast: Kevin Costner, Gene Hackman, Sean Young, Will Patton, Howard Duff, George Dzundza, Iman, etc.
sceneggiatura: Robert Garland
fotografia: John Alcott
musica: Maurice Jarre

Fattosi conoscere per il “Bounty” delaurentisiano, il regista neozelandese scrive e dirige un thriller ben congegnato, preciso come un orologio. Talmente puntuale all’appuntamento delle aspettative mainstream del pubblico da potersi permettere sul finale lo svisamento di un twist che per quanto possa sembrare forzato chiarisce l’incipit del film (interrogatorio) sublimando l’escamotage maccartista ed evita il banale happy ending. (Il Nanni di “Palombella Rossa” mi avrebbe schiaffeggiato a questo punto, lo so…). Niente sembra fuori posto e se da un lato i meccanismi tensionali omaggiano la grammatica hitchcockiana, Donaldson non esita a gettare ogni tanto benzina sul fuoco con piccole, ma efficaci trovate che tengono viva la suspense. Il cast è superlativo. Costner rispetto a “Il tempo si è fermato” (John Farrow, 1948) di cui la pellicola è un remake, non giornalista, ma ufficiale della marina recita il suo classico ruolo da seduttore maturo che in divisa fa impazzire le casalinghe e consacra il successo che raggiungerà in quell’anno anche grazie a “The Untouchables” di De Palma. Ma offre anche un’ottima prova di fragile self control nella scena <ATTENZIONE SPOILER> in cui apprende della dipartita dell’amata. Ruolo questo ricoperto, su suo suggerimento, dalla sensuale Sean Young, svincolata dai ruoli algidi di “Blade Runner” o “Dune”; tra l’altro alle prese con una memorabile scena di sesso in limousine per cui Costner ci tiene a specificare che non ha voluto controfigure (e Tom Cruise muto…). Hackman costituisce la consueta certezza attoriale di interprete maturo che si esplica alla perfezione nei ruoli risoluti o di potere, ma assolutamente degno di nota risulta il suo macchiavellico e discretamente infatuato braccio destro [Will Patton]. Le sequenze di azione hanno respiro e dinamiche credibili, come nel lungo inseguimento fino al centro commerciale. La musica di Jarre Senior è perfetta nel suo crepuscolare connubio di elettronica (poi approfondita dal figlio Jean-Michel) e Classica. Cammeo fugace di un giovanissimo Brad Pitt a un ricevimento e più consistente per la statuaria modella Iman, non ancora Sig.ra Bowie. Il film è dedicato alla memoria del celebre DOP John Alcott che ha lavorato al film, ma non ha potuto vederne la proiezione lasciando questo mondo prematuramente, ma meritatamente in quel di Cannes.

A cura di Luigi Maria Mennella © 2023.


© Articolo di Luigi Maria Mennella. Deposito n° 000TBA presso il Patamu Registry. Tutti i diritti riservati.
© Immagini (utilizzate ai soli fini di divulgazione culturale senza scopo di lucro) dei rispettivi autori, ai sensi dell’art.70 comma 1 bis, art. 70 cit.

Se hai apprezzato questo articolo, sostienimi. Grazie.
         

post precedente

La casa del sorriso

post successivo

Zombi Holocaust

Translate »